Una casa-studio ai piedi del Monviso

Sul “Corriere della sera Torino” di qualche settimana fa ho recensito una casa a cui penso ancora adesso. L’architetta Clara Bollati ha realizzato insieme al marito ingegnere Daniele Filippa una splendida casa-studio ai piedi del Monviso, nella località di Barge. In queste quattro mura hanno espresso tutto: il racconto della loro famiglia, la passione per l’architettura e l’amore per le cose fatte bene. In questo progetto ha davvero investito tutto di sé. Clara ci ha messo cuore e anima, mi ricordo che me l’ha confessato sorridendo.

Comprare casa: un lungo viaggio

La casa, in pieno centro, era abbandonata da oltre trent’anni. “L’ho sempre guardata con curiosità”,  racconta. Quando l’hanno acquistata sapevano che li attendeva un lungo viaggio, ma la voglia di restituire vita a un pezzo di storia del paese era più forte. Oggi questa casa storica è come un grande scrigno: fuori neutra e legata alla tradizione, dentro sorprendente, piena di colori, luci e storie familiari che si intrecciano con pezzi di design e mobili progettati da loro.

Un restauro conservativo

Risalente tra la fine del ’700 e l’inizio dell’800, «L’edificio è soggetto ai vincoli della Soprintendenza, quindi gli interventi sono stati soprattutto di restauro conservativo», mi racconta Clara. Un cappotto termico, studiato con attenzione, ha riportato all’esterno i toni originari, cancellando l’intonaco arancione degli anni Cinquanta.

La casa si sviluppa su due piani: sopra le camere dei bimbi, il loro bagno e un piccolo soggiorno; sotto la cucina, il soggiorno con camino, un bagno e la scala che conduce allo studio. All’esterno, un cortile chiuso con un piccolo fabbricato, un tempo pollaio, ora trasformato in orangerie.

     

Clara si è occupata della progettazione architettonica, il marito della riqualificazione energetica. «È stato un progetto che ci ha coinvolti professionalmente ma anche come famiglia», racconta. Non è stata posata nemmeno una piastrella: dove possibile si sono recuperati i pavimenti in seminato alla veneziana e in legno, mentre le parti ammalorate sono state rifinite con una malta a base calce che dona uniformità e continuità visiva. Dal giardino si accede allo studio, dove nel pavimento in seminato spicca la scritta in mosaico “Cereja”, un saluto piemontese (una vera chicca!) che dà subito il tono dell’accoglienza. «Non c’è una netta divisione tra casa e lavoro» spiega Clara, «tutto si mescola e comunica».

Il colore come protagonista della casa

Il colore è il vero protagonista di questa casa: rosso mattone in cucina, giallo in un bagno, grigio e verde petrolio nell’altro, rosa cipria e blu tenue nelle camere dei bambini. In cucina il pavimento in resina rosso si fonde con le pareti. Il grande blocco in marmo bianco di Carrara con piano cottura dialoga con un lavabo in cemento blu oltremare disegnato da Clara che mi spiega «Si tratta di un disegno molto semplice in realtà, è un catino e il piano nasce dall’inclinazione di parte del ripiano più grande. È l’essenza di poche linee che legate con colore riescono a realizzare qualcosa di unico e profondamente emozionante per me». Il tocco finale è il miscelatore giallo che da il tono di colore che chiude il cerchio e l’effetto è bellissimo!

           

Un arredo mescolato che convive con naturalezza

Nelle altre stanze, mobili di recupero e pezzi nuovi, convivono con naturalezza: un mobile lavabo in lamiera piegata, semplice ma d’effetto ideato dalla stessa Clara, lampade di design, soffitti a volta alti più di quattro metri. Le camere dei bambini sono delicate e giocose: carta da parati, tessuti coordinati, un piccolo soppalco solo per i più piccoli.

Sotto il fascino storico si nasconde una casa moderna e sostenibile, con pompa di calore e pannelli fotovoltaici. Fuori un guscio discreto, dentro un mondo di colore, luce e memoria, dove ogni angolo racconta cura, autenticità e amore per il bello.

Cosa ne pensate amiche? Vi ispira la casa-studio di Barge? Taggatemi nelle storie delle vostre case in montagna e fatemi vedere come le avete arredate!

E se anche voi avete una casa o un progetto di ristrutturazione che volete far conoscere, scrivetemi! Parliamone, scambiamoci idee! Sapete che adoro sbirciare nelle vostre case e sapere tutte le vostre scelte di design…

 

Vostra,

Eli