I social non sono uno strumento generazionale

Ciao amiche,

oggi voglio parlarvi di un tema che mi viene proposto spesso: il rapporto tra social media e età. In particolare, quella sensazione che molte provano — e mi scrivono — di sentirsi fuori tempo massimo per usare bene strumenti come Instagram.

“Non fa per me”, “Lo usano solo i miei figli”, “Mi sentirei ridicola”… quante volte le ho sentite queste frasi! Eppure, molte di voi mi hanno conosciuta proprio grazie ai social. Alcune sono clienti affezionate, altre seguono i miei contenuti con passione. Quindi non penso che siate poi così lontane da questo mondo come pensate.

 

Il punto di partenza è semplice: se già usate Instagram per curiosare, cercare ispirazione o seguire pagine che vi piacciono, avete già fatto metà del lavoro. Il resto? Si impara.

 

Non esiste un’età “social”

Sì, è vero che i ragazzi di oggi sono definiti “nativi digitali”, ma questo non significa che sia l’unico modo legittimo per abitare lo spazio online.

Anzi, proprio perché siete più adulte, avete un patrimonio di storie, esperienze e sensibilità che può parlare a molte persone. Non serve sembrare qualcun altro, ma capire come essere voi stesse online, in modo efficace e coerente con ciò che siete nella vita vera.

Pensateci: quante delle influencer che seguite sono vostre coetanee? Tante, e spesso proprio quelle vi ispirano di più. Perché vi somigliano. Perché vi parlano con un tono sincero. Perché raccontano cose che vi toccano davvero.

 

Un linguaggio da imparare (non un’età da avere)

Sfatiamo un mito: i social non sono uno strumento generazionale. Sono un linguaggio, e come ogni linguaggio, si può apprendere e personalizzare.

Una cosa fondamentale che cerco sempre di spiegare è questa: non serve sapere tutto di algoritmi e strategie. Quello che conta, all’inizio, è trovare il vostro modo di usare i social. Magari amate scrivere, magari preferite i video, magari vi piace condividere piccoli momenti della vostra giornata. Tutto può funzionare, se è coerente con chi siete.

La chiave è imparare a raccontarvi tramite questo linguaggio. E, con questo, comunicare qualcosa che vi appartiene, che vi appassiona, che parli davvero di voi. Quando inizierete a farlo, vedrete che le persone si sentiranno vicine a voi. E magari qualcuno — come è successo a me — vi scriverà per dirvi: “Mi hai ispirata” oppure “Vorrei lavorare con te”.

 

Da utenti a protagoniste: si può (e si deve)

Se già passate del tempo su Instagram o Facebook come fruitrici, siete già dentro il gioco. Il passaggio da osservatrici a protagoniste è più semplice di quanto pensiate.

Io, per esempio, l’ho vissuto in prima persona. E oggi, attraverso Casabase Academy, accompagno tante persone che come voi vogliono scoprire cosa significa comunicare online in modo consapevole, elegante e professionale. Alcune vogliono farlo per promuovere la propria attività, altre per raccontarsi meglio, altre ancora semplicemente per capirci qualcosa di più. Tutte hanno in comune una cosa: la voglia di mettersi in gioco.

Se sei un’agente immobiliare, abbiamo anche dei percorsi mirati per aiutarti a usare Instagram nel tuo lavoro: per mostrare i tuoi immobili, raccontare il tuo metodo, costruire fiducia.

 

Non servono 20 anni, serve motivazione

Vi assicuro: non bisogna avere vent’anni per “funzionare” sui social. Serve solo il desiderio di capire meglio come comunicare. E un pizzico di coraggio per superare la soglia della timidezza. Io vi posso aiutare a fare questo passo in più, quel passo che colma la distanza tra il volere e il potere. L’ho fatto per me stessa e già mentre lo sapevo pensavo di voler trasmettere quello che mi stava succedendo. Per questo sono nati i miei corsi, per questo è nata la mia Academy!

Se pensi che sia arrivato il tuo momento, io sono qui per questo. Se sei stanca di sentirti esclusa da un mondo che potrebbe davvero aiutarti, scrivimi. Possiamo capire come farlo insieme!

 

Sempre vostra,
Elisabetta