Affitti prima e dopo: come si è trasformato il mercato immobiliare

Ciao amiche come va?

Oggi vi propongo un pensiero sui tempi che cambiano. Anzi più che un pensiero, un vero e proprio ragionamento. Dove siamo? Siamo in tema affitti. 

Affittare una casa è una cosa che è cambiata tantissimo. Se ci guardiamo indietro e pensiamo a com’era dieci o quindici anni fa, il cambiamento è impressionante. Lo so, vi sto chiedendo di andare un po’ indietro nel tempo, ma seguitemi. Facciamo una divisione ampia, un po’ tagliata con l’accetta ma utile…

 

Affittare casa ieri: cosa cercavano i proprietari

PRIMA (e con prima intendiamo circa fino a metà degli anni Novanta) l’obiettivo ideale di chi affittava era trovare qualcuno che restasse per il maggior tempo possibile. L’idea infatti era completamente diversa. I proprietari cercavano persone che tenessero bene la casa, che sicuramente vuole restarci a lungo, in modo continuativo, qualcuno che farà di quell’appartamento proprio una sua casa di cui prendersi cura.

L’inquilino ideale era una persona, una coppia, o un nucleo familiare, che si avrebbe vissuto stabilmente nella casa di proprietà di qualcun altro. Non sto parlando di un anno o due, ma di una vita intera. 

Adesso sembra assurdo vero? 

 

Il nuovo mercato degli affitti: flessibilità e breve termine

Questo perché DOPO, che poi è il tempo in cui viviamo noi, questa cosa è cambiata drasticamente. Gli affitti hanno iniziato a orientarsi verso soluzioni sempre più flessibili, intermedie, fino a oggi in cui l’affitto classico è solo uno dei tanti modi con cui puoi gestire la tua casa di proprietà. La casa non è più vista come qualcosa da lasciare in custodia a un proprietario che la curi, ma piuttosto come un bene da far fruttare. 

Qui nessun giudizio per chi fa affitti brevi. O ti adatti o muori, sapete bene che l’ho vissuto sulla mia pelle, e c’è un motivo per cui a voi amiche consiglio sempre di stare al passo coi tempi!

Allo stesso tempo, è vero che si tratta di un significativo cambiamento nel mercato immobiliare: prima si sceglieva un individuo affidabile con cui interfacciarsi anche per vent’anni, ora va bene anche uno studente diverso ogni 18 mesi, purché non mi blocchi la casa o non minacci di sentirla così sua da non pagare l’affitto. 

 

Io attraverso questa lente ci vedo tante cose. 

 

Mi sembra lo specchio di un modo in cui è cambiato anche il rapporto con le cose: se prima qualcosa era fatto per durare, ora si preferisce qualcosa da sostituire frequentemente, ma magari che convenga o faccia guadagnare di più. 

 

Prima i proprietari di casa cercavano una persona per bene anche perché magari gli lasciavano insieme alla casa anche un arredamento di valore, fatto di pezzi belli che andavano conservati e apprezzati da qualcuno che aveva l’occhio per poterne capire il valore. Possiamo dire che sia così adesso? Se dovessimo fare una statistica i dati farebbero spavento. 

L’investimento è sul breve termine anziché sul lungo. E questo per il mondo degli affari è una differenza grossa come una casa. 

Poi diciamocelo, c’è un bel cambiamento economico in ballo. Affittare la casa, piuttosto che investire per averne una di proprietà, riflette in qualche modo un certo benessere. Poi sapete che io non solo dell’opinione che bisogna comprare una casa per convenienza (e chi non lo sa vada a leggere cosa ne penso qui). Però è vero che siamo in tempi molto diversi rispetto al benessere economico che aleggiava fino ai primi 2000.  Affittare ora ha le caratteristiche di molti i prodotti del mercato in generale: deve durare poco e fruttare il massimo. si è visto nella questione degli affitti brevi! non ci vuole un genio per capire perché un proprietario di casa ci pensa due volte prima di mettere la sua casa in affitto, e non deve stupire che preferisca o degli affitti brevi. O anche qualche app di affitti brevissimi… ci siamo capite. Di questi tempi, ahimè, è meno facile fidarsi, non solo delle persone ma anche del loro lavoro o della loro possibilità di mantenersi. Voi, mi raccomando, orecchie dritte e occhi aperti. Dovete essere in grado di capire come cambia il mercato immobiliare.

 

Cosa devono sapere inquilini e proprietari oggi

Vi lascio con questi moniti.

A chi legge da futura o presente inquilina: ricordatevi sempre che affittare è un rischio e i proprietari cercano il più possibile di evitare delle grane. Da qui l’altissimo tasso di affitti brevi, affitti a studenti o a trasfertisti. Non stupitevi se la vostra proprietaria prende tutte le cautele del caso prima di prendervi in casa. 

A chi affitta case: la modalità con cui volete affittare sta a voi e alla vostra casa! La vostra regola d’oro dev’essere: occhio all’inquilino! Se tu che leggi vuoi affittare al meglio la tua casa, contattami per una consulenza personalizzata! 

Ricordate le mie parole e non sbaglierete.

 

sempre vostra 

Elisabetta

 

p.s.

Da questo discorso ho lasciato fuori le aziende che hanno spesso palazzi interi, ma di quello magari poi ve ne parlo in un altro momento…