Il primo mese dell’anno è sempre quello che porta con sé un elenco di propositi e sogni da realizzare

Io oggi voglio provare a darvi un’idea di come realizzare il vostro sogno immobiliare di una seconda casa in una località qualsiasi in cui vorreste proprio avere un piccolo nido tutto per voi.

Tempo fa, ho lavorato con una coach sudamericana e la cosa che più mi è piaciuta è stata quella di iniziare a ragionare fuori dalla scatola, di provare ad uscire da quei ragionamenti lineari tanto rassicuranti, ma ben poco stimolanti. 

E allora, dato che anche io ho un piccolo sogno immobiliare nel cassetto, voglio provare a darvi uno strumento di ragionamento che vi possa aiutare a realizzarlo, anche se le vostre disponibilità economiche non sono così brillanti da poter fare azzardi.

Essere creativi

Se c’è una cosa che ci permette di aprire le nostre vedute e a volte fare di necessità virtù, sono tutte quelle piattaforme digitali che hanno permesso di approcciare al mondo immobiliare con un modello di business assolutamente creativo.

Certo, bisogna anche essere delle persone aperte, in grado di condividere le proprie cose riuscendo a cogliere l’opportunità virtuosa e non che ci venga “sottratto qualcosa”. 

Mi riferisco alle piattaforme in cui puoi mettere sul mercato libero una proprietà e renderla disponibile per un periodo di tempo limitato: per un week end, per qualche giorno al mese, insomma il famoso affitto turistico.

E se fino a qualche anno fa il concetto di turismo era solo relegato all’immaginario collettivo della vacanza o mari o monti, oggi il concetto di turismo si è spostato da quell’immaginario e si ha più la tendenza a parlare di “esperienza”, di week end culturale alla scoperta delle città, di un ristorante stellato da provare, un concerto da seguire, una mostra imperdibile. 

Tutti questi cambiamenti sia tecnologici che di costume, ci permettono di immaginare un investimento immobiliare nella città dei nostri sogni, di una casa da condividere a periodi alterni con i turisti che la vorranno affittare.

Turismo condiviso

Mi spiego meglio, oggi si può tranquillamente pensare di comprare una casa per sé, per il proprio godimento personale con tutte le nostre cose, i nostri quadri, i nostri arredi che ci fanno godere del benessere del nostro spazio, ma utilizzarla solo temporaneamente e il resto del tempo farla diventare un profitto extra.

Con questo principio, allora sì che potrei sognare quei 20 mq a Parigi che sono tutti miei, col mio spazzolino da denti e che uso ogni tanto, ma contemporaneamente riesco a coprirne i costi oppure a crearmi un extra guadagno, se ho potuto comprare tutto cash.

Fino a qualche anno fa, prima che ci fossero queste piattaforme organizzate in tutto, con un team di esperti a occuparsi di eventuali problemi, sarebbe stato impossibile. O la casa era solo tua e la usavi tu, oppure la destinavi per l’affitto e non la usavi mai.

Un’altra tendenza business grazie a questo sistema è addirittura quella di impostare un ricavo da case non proprie quindi dove non è indispensabile impegnare il proprio capitale per iniziare un’attività profittevole.

Questo tipo di business estremamente redditizio prevede di affittare un bene garantendo un affitto costante al proprietario con un regolare contratto, farsi accordare un subaffitto e locare totalmente o parzialmente l’immobile per brevi periodi potendo ricavare un buon margine senza impegnare capitali.

Se volete realizzare qualche sogno immobiliare nel cassetto, adesso potete veramente pensarci.

Dove vorreste comprare la vostra seconda casa da condividere?