Andiamo in Francia, vi va?

Elisabetta Marangoni

 

Niente da fare, Parigi è proprio la Città. La Ville Lumière… con le sue musiche, il suo stile così caratteristico.

 

Stile anche nelle case

Nelle mie ricerche per la città sono rimasta affascinata da una casa di cui mi piaceva tutto: colori, materiali, volumi, complementi d’arredo. Confesso che è stato amore a prima vista. E così mi sono messa a indagare… Cercando cercando ho trovato Véronique Cotrel, architetto d’interni a Parigi, e sono riuscita a farle raccontare il suo progetto in un’intervista:

 

Emblematico dell’architettura parigina, lo stile haussmanniano è il simbolo del rinnovamento e dell’espansione della Parigi moderna iniziata da Napoleone III e dal Barone Haussmann. Gli edifici costruiti in quell’epoca dovevano riflettere un’estetica alla francese, ridefinire la geografia della città e apportarle una coerenza architettonica. I migliori artigiani lavoravano sulla base di queste rigide direttive stipulate tra il 1853 e il 1870. La Scelta dei materiali, volumi, ornamenti, le costruzioni erano realizzate con la massima cura sia per le facciate, i tetti, le parti comuni che per gli appartamenti privati.

 

Così mi racconta Véronique, che ha sviluppato una vera e propria esperienza nello stile haussmanniano e nelle conoscenze delle reti di artigiani che tengono vivi ancora questi mestieri d’arte. Questo lusso fatto di attenzione per i dettagli lo trovate ancora oggi se vi fate un giro tra gli edifici storici della città.

La cosa che più mi ha colpita è l’ingresso di forma ovale, con delle enormi opere d’arte colorate alle pareti. La casa ha pareti e soffitti bianchi: sono proprio  gli elementi che la caratterizzano a dare colore. I quadri, il pianoforte, la cornice della cucina… è come se questi elementi fossero immersi in una cornice bianca creata per accoglierli e valorizzarne a pieno le caratteristiche.

In questo appartamento, tutte le maniglie, le porte, il parquet, le vetrate, le cornici delle finestre sono originali, come a continuare a raccontare una storia patrimoniale e personale.

La progettazione classica haussmanniana dell’appartamento è stata conservata.  Dall”entrata, pensata per accogliere gli ospiti, l’ingresso si apre su un piano pensato come diversi “quadri”: salotto, sala da pranzo, cucina e ufficio. I volumi sono generosi e la vista panoramica sui tetti di Parigi è spettacolare. La vecchia cucina è stata riconvertita per creare due spazi: una retrocucina adiacente che fa da magazzino e da dispensa. Il secondo spazio è stato trasformato in palestra e, meraviglia delle meraviglie, in hammam! Una ristrutturazione davvero sorprendente.

Infine, nella zona notte, troviamo tre camere per bambini e una suite padronale con una cabina armadio e un magnifico bagno di cui sono state conservate le vetrate esistenti.

 

Dalla Francia per ora è tutto!

Vi ho fatto innamorare (ancora di più) di Parigi vero?