Se devo immaginare una casa che meglio rappresenta lo stile delle case di San Salvario (quartiere multiculturale per eccellenza di Torino), la immagino come quella di Anna, in arte @Gineprohomedecor.

Stabile d’epoca dai colori giallo chiaro e bianco, scale con cementine a quadretti grigio e nero, portoncini di legno con maniglia in ottone. La cosa bella del suo appartamento è che ha mantenuto il taglio originale senza stravolgere la sua natura e la sua planimetria. Nessun dettaglio d’epoca è stato maltrattato, e nessuna modifica è stata posta ai rivestimenti originali.

 Tutto è stato curato e riportato in luce in virtù di quello che si chiama in gergo “recupero conservativo”, che sostanzialmente vuol dire che tendi a far risaltare gli elementi antichi invece di rinnovarli.

Pavimenti con cementine bianche, scure e rossastre come da tradizione, soffitti a volta, uno splendido affresco in salone, e un pavimento in legno scricchiolante nelle camere. Le porte in legno bianche a doppio battente mi accompagnano in ogni ambiente. La casa di Anna ha un’anima anche perché è ricca di arredi determinanti nella coerenza di stile.

 

Come creare armonia nella propria abitazione

Una casa d’epoca richiede arredi d’epoca. Qui è tutto perfettamente armonico perché i complementi rispettano lo stile della casa. Ed è così che si crea una vera armonia nella propria abitazione.

Le cornici appese sulla parete dell’ingresso, il grande archivio in legno pieno del salone, i piatti in ceramica sparpagliati sopra il camino utilizzato come libreria, le sedie o il baule della zona giorno e il colore verde della parete che ricorda le boiserie francesi. Tutto segue un grande disegno, uno stile definito ma non pesante né invadente che ritrovo in tutta la casa.

Spesso si commette l’errore di pensare che una casa piena di mobili sia caotica, invece è caotico e stridente quando nella stessa abitazione si fanno coesistere e sovrapporre stili completamente diversi. Questo non vuol dire che non ci possono piacere cose diverse, ma che per avere equilibrio bisogna fare delle scelte di stile. Ci sono altre riflessioni che voglio condividere con voi, una riguarda l’eccessiva razionalizzazione degli spazi a scapito di ambienti cha lascino “respirare” e assaporare. Ad esempio un ampio ingresso, si tende a destinarlo ad altra funzione piuttosto che lasciarlo lì nella sua apparente funzione inutile. 

 

L’ingresso invece determina l’eleganza di una casa, lo si arreda bene anche solo con un tappeto e uno specchio.

Un altro punto sono i pavimenti. Spesso, se non sono perfetti, si tende sempre a sostituirli con nuovi e più pratici.  Si preferisce dare omogeneità con un pavimento tutto uguale, rinunciando al sapore di pavimenti difettosi diversi tra loro, ma che definiscono e distinguono una stanza da un’altra. Invece a volte la diversità non stona! A volte, come nel caso di questa casa, vale veramente la pena rimanere “originali”.